G.A.V.
GIUBBETTO ASSETTO VARIABILE

 

Il GAV – Giubbetto ad Assetto Variabile -, comunemente conosciuto e chiamato dai subacquei Jacket, è uno dei componenti più importanti e critici dell’attrezzatura subacquea. Internazionalmente è conosciuto con la sigla BCD, che sta per Buoyancy Control Device (o, più di rado, come BCBuoyancy Compensator).

Dal GAV non dipende solo il   comfort  del subacqueo ma, soprattutto, la sua sicurezza sopra e sotto l’acqua durante le immersioni.

Nella maggior parte dei modelli l’assetto del GAV è moderatamente negativo.

 

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

Funziona attraverso un’opportuna applicazione del Principio di Archimede, consentendo la capacità di controllo del livello di profondità da mantenere sott’acqua (analogamente alla vescica natatoria dei pesci), mantenendo un assetto stabile e una profondità costante, oppure per immergersi o emergere in modo controllato.

Il GAV si compone, nei modelli più moderni, di uno o più sacchi espandibili in materiali sintetici, in cui viene immesso gas o direttamente proveniente da un’uscita di bassa pressione del primo stadio applicato alla bombola, o da un bombolino separato, o anche  eventualmente dall’aria espirata dal sub attraverso il tubo corrugato, in tutti  i casi il gas o  precedentemente compresso, o è a pressione ambiente e che giungendo nel sacco ne incrementa il volume.

Il Gas può essere fatto uscire sia attraverso diverse valvole di scarico ad azionamento rapido sia attraverso il corrugato di collegamento tramite pulsante e/o azione meccanica.

Il Gas immesso nel sacco grazie all’incremento di volume (o la diminuzione agendo sulle valvole di scarico) consente di modificare il rapporto massa/volume del subacqueo ed ha quindi effetto sulla spinta idrostatica e sull’assetto del subacqueo: al crescere del volume (a parità di pressione idrostatica), cresce infatti il peso della quantità d’acqua spostata ed il sub riceve perciò una spinta positiva verso l’alto

Anche se l’assetto ordinario del subacqueo dovrebbe essere generalmente neutro con l’aumentare della profondità diviene sempre più negativo per effetto della compressione della muta e degli spazi aerei del sub causati dall’aumento della pressione idrostatica.

L’incremento di Gas nel sacco del GAV serve appunto a contrastare questa spinta negativa, ripristinando l’assetto neutro.

In risalita avviene il contrario, per effetto della diminuzione della pressione idrostatica, e in applicazione del Principio di Boyle e Mariotte, il Gas contenuto nel sacco si espande dando al subacqueo una spinta sempre più positiva: più diminuisce la pressione ambiente più i Gas contenuti nel sacco si espandono.

Poiché una risalita troppo veloce o addirittura incontrollata è estremamente pericolosa per il subacqueo è estremamente importante un controllo costante della quantità di Gas presente nel GAV per mezzo del corrugato e delle valvole di scarico



CONTROLLO DELL’ASSETTO

Dosando opportunamente la quantità di Gas da immettere nel sacco, ovvero variandone il volume si può cercare di raggiungere un assetto neutro (equilibrio idrostatico), tali variazioni devono tener necessariamente conto del variare della Pressione Ambiente.

In termini puramente teorici in condizione di equilibrio idrostatico il subacqueo si trova praticamente a non avere spinte né verso l’alto né verso il basso affondamento, potendo mantenere senza alcuno sforzo la quota raggiunta. 

In realtà l’assetto perfettamente neutro sarebbe possibile solo in assenza di respirazione: le variazioni di capacità polmonare durante la normale respirazione danno minime oscillazioni di quota dovute alla respirazione stessa. Quindi il miglior assetto neutro è in realtà lievemente viziato da queste piccole variazioni.

In applicazione del Principio di Boyle il volume del Gas presente nel sacco è inversamente proporzionale alla Pressione, per tale motivo il controllo costante in discesa ma soprattutto in ogni momento della risalita da parte del subacqueo deve essere  estremamente accurato.

 

MODELLI GAV

A seconda delle caratteristiche costruttive o del loro impiego si possono dividere i GAV in  diverse categorie:


RICREATIVI

TECNICI

Per immersioni sino a 30 metri

Per immersioni oltre i 30 metri

MONOSACCO

PLURISACCO

 Costituiti da un solo sacco espandibile in materiali sintetici

Costituiti da più sacchi espandibili in materiali sintetici con la possibilità (anche escludibile) di riempire un solo sacco alla volta



GAV   A VOLUME AVVOLGENTE

GAV TUTTO DIETRO

Con volume d’aria avvolgente: si tratta del modello più diffuso e apprezzato dai sub di tutti i livelli. Perfetto se abbinato all’uso di una mono-bombola. La caratteristica peculiare è quella di avere il volume d’aria che avvolge il subacqueo all’altezza della vita, posizione che favorisce l’assetto verticale in ogni circostanza

Concepito inizialmente per le immersioni tecniche, viene usato sempre più spesso anche dai subacquei ricreativi in quanto permette maggiore libertà di movimento in acqua ed è in grado di compensare al meglio la spinta negativa posteriore assicurando quindi un alto comfort d’immersione.



MONOCORRUGATO

BICORRUGATO

Il più comune diffuso e affidabile un corrugato collega il GAV a un sistema di controllo a pulsante e consente anche il gonfiaggio a bocca da parte del subacqueo

Associato ai GAV Plurisacco estremamente complesso nell’utilizzo, consente l’immissione di GAS separatamente per ogni sacca



CON CORRUGATO

GRUPPO DI COMANDO

Vedi Sopra

Questi modelli non utilizzano il corrugato per il collegamento con la bombola, bensì un sistema a pulsante posizionato ergonomicamente, ad esempio i modelli   airtrim della Mares

CON PLACCA  IN PLASTICA

CON PIASTRA IN METALLO

Hanno una  placca  in plastica come schienalino con la funzione esclusiva per sorreggere le bombole

Hanno una placca  in  metallo che oltre che da schienalino per sorreggere le bombole funge anche parzialmente come zavorra 





 

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

I moderni differenti modelli di GAV hanno caratteristiche costruttive similari, possono variare in numero le valvole e le dotazioni: ganci, tasche, e altri molteplici ausili funzionali

 

 

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

Frusta a bassa pressione che porta il gas dalle bombole al sistema di controllo del giubbotto;

Più valvole di sfogo che, in caso di pressione eccessiva, si aprono automaticamente in caso di necessità (troppa pressione interna, ad esempio), comandabili tramite sistema a strappo dal subacqueo

Finimenti, generalmente a velcro per indossare il giubbotto in modo stabile;

Una Piastra in  plastica o metallica con funzione di schienalino per sorreggere le bombole;

E’ possibile la presenza di un sistema integrato di pesi, a volte dotato di un meccanismo per lo sgancio veloce

E’ possibile la presenza una piccola bombola per il gonfiaggio autonomo

Varie tasche, ganci di sicurezza

D-ring;

Valvola di gonfiaggio sulla parte terminale del corrugato/gruppo comando che porta il gas dalla frusta alla sacca del GAV del giubbotto

Valvola di sfiato sulla parte terminale del corrugato/gruppo comando che permette lo svuotamento della sacca del GAV

Dislocamento Totale della sacca o delle sacche

Volume massimo di gonfiaggio

Sistemi per lo sgancio rapido

Resistenza del tessuto sintetico (espressa in denari)